A.N.F. INCONTRA MINISTRO SEVERINO

 GIUSTIZIA; A.N.F. INCONTRA MINISTRO SEVERINO. ANF: IMPORTANTE APPROFONDIRE IL DIALOGO SULLA RIFORMA FORENSE E SULLA GIUSTIZIA,

Deludono i toni piccati di una istituzione che dovrebbe guardare solo agli interessi degli avvocati

“Domani l’Associazione Nazionale Forense incontrerà il ministro della Giustizia Severino.Può essere l’occasione per riallacciare il dialogo con un Governo che, ripetendo il mantra del ‘ce lo chiede l’Europa’ ha approvato provvedimenti legislativi che avranno conseguenze assai pesanti per l’avvocatura e per la giustizia. Ribadiremo in quella sede le nostre posizioni di merito sugli argomenti in discussione.Stupisce, pero’, e sconcerta, data la gravita’ del momento, il comportamento del Cnf che ha gia’ annunciato che non parteciperà all’incontro” Lo dichiara il segretario generale dell’ANF, Ester Perifano. “La presa di posizione del CNF – continua Perifano – desta sconcerto e perplessità: solo un mese fa tutte le rappresentanze dell’avvocatura hanno chiesto, compattamente, al Ministro Severino la sede deliberante per la riforma forense e il Ministro si mostrò piuttosto indisponibile. Ciò nonostante, dopo l’estate ha ritenuto di aderire, concedendo la deliberante per una parte della legge e riservando alla discussione in aula altre parti. Il Presidente Bongiorno, a quel punto, per evitare lo spezzatino, ha calendarizzato tutto per il 24 settembre in aula, occasione nella quale il Ministro, è evidente, dovrà intervenire, forse con un proprio maxiemendamento. Con questa prospettiva, rifiutare sdegnosamente il confronto, pretendendo che venga approvata la legge così com’è, ben sapendo quanto non è condivisa da una considerevole parte dell’avvocatura , assume un connotato di strumentalità che, da parte di chi rappresenta istituzionalmente l’avvocatura e ne ha a cuore la dignità, è decisamente fuori posto”.”Risale solo all’aprile di quest’anno l’ennesima riunione presso il CNF che individuo’ numerosi punti della legge che necessitavano di modifica, e di questo dovrebbe tenere conto anche il CNF”. “Il dato di fatto – aggiunge il segretario Anf – è che in questi mesi abbiamo subito una revisione della geografia giudiziaria scriteriata, l’introduzione di un filtro che legittima l’appellicidio, i parametri per la liquidazione delle spese in giudizio sono al limite dell’elemosina, e il riordino della professione necessita, quanto meno, di maggiore e migliore coordinamento: in qualunque Paese civile chiunque avesse collezionato un simile numero di insuccessi, si sarebbe già dimesso da tempo, lasciando ad altri la possibilità di tentare altre strade.” “Ciò non è accaduto e, probabilmente, non accadrà – conclude Perifano – ci auguriamo tuttavia che gli avvocati siano disposti ancora per poco a subire fallimenti conclamati senza reagire. ANF sarà presente all’incontro con il Ministro Severino e svolgerà, come spesso è accaduto, un ruolo di supplenza oggi vieppiù necessario, vista la latitanza colpevole della istituzione. Saranno gli avvocati, poi, a stabilire se vi è stato tradimento e, soprattutto, da parte di chi. ” Roma 12 settembre 2012